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venerdì 30 settembre 2011


"How to annoy Facebook", la campagna di Reddit si prende la rivincita sulla privacy del social network

Secondo la legislazione europea, ogni cittadino può chiedere a ogni impresa che sospetta o è certo possedere suoi dati personali, di inviarli al proprio domicilio. E così hanno fatto con Facebook migliaia di utenti inglesi, seguendo le istruzioni su Reddit: le richieste sono state talmente numerose che gli impiegati del social network sono stati costretti a inviare mail di scuse per segnalare "significativi ritardi" nell'invio dei dati: il prossimo passo dell'azione è estenderla a tutta Europa.

mercoledì 28 settembre 2011

A Ravenna il primo asilo equipaggiato con webcam, i figli a portata di click


I genitori dei bambini che frequentano l'asilo-nido "I Pargoli" di Ravenna potranno seguire i loro figli in diretta grazie ad un sistema di webcam installato dai gestori della struttura. Basterà una connessione internet ed una password per spostarsi virtualmente all'interno dell'asilo, uniche eccezioni i bagni e la zona-sonno. "Un progetto innovativo ed in grado di offrire sicurezza e trasparenza alle istituzioni ed alle famiglie" commenta il portavoce della struttura Giuseppe Grego.

A Ravenna il primo asilo equipaggiato con webcam, i figli a portata di click

martedì 27 settembre 2011

Facebook traccia le tue attività sul web! Come evitarlo?










Un hacker, tale Nik Cubrilovic, avrebbe scoperto cheFacebook non si limita a registrare le vostre attività sul sito, ma in 
realtà potrebbe registrare tutti i siti che visitate sul web, e tutto questo anche se avete effettuato il logout daFacebook!
In parole povere Facebook traccerebbe con i cookie le nostre visite, e tali cookie non verrebbero eliminati quando effettuate il logout dal sito.
I Cookie, per chi non lo sapesse, sono frammenti di testo inviati da un server ad un Web client (nel caso di facebook dal browser) e poi rimandati indietro dal client al server – senza subire modifiche – ogni volta che il client accede allo stesso server. I cookie HTTP sono usati per eseguire autenticazioni e tracking di sessioni e memorizzare informazioni specifiche riguardanti gli utenti che accedono al server, come ad esempio i siti preferiti o, in caso di acquisti on-line etc.
Non esistono soluzioni valide per impedire il tracciamento dei siti che visitiamo, l’unica “MANUALE” sarebbe quello di cancellare i cookie di volta in volta.
A tal proposito vi proponiamo alcune estensioni per BROWSER che “evitano” a facebook di impadronirsi dei nostri dati:
Google ChromeFacebook Disconnect

lunedì 26 settembre 2011

Italia, è smartphone-mania gli utenti a quota 20 milioni



Una ricerca Ipsos rivela l'incremento del 52 per cento rispetto allo scorso anno. Ma non solo: + 224% di ricerche in mobilità e il 23 per cento ha già fatto un acquisto col dispositivo 

ROMA - Sarà un ottobre davvero bollente per gli smartphone. E l'Italia, a quanto pare, è già pronta. All'inizio del mese dovremmo avere i nuovi modelli di iPhone, il 5 e il 4gs, il 26 Nokia si appresta a sfornare i suoi primo modelli con Windows Phone e sempre nel mese entrante si attende l'uscita dell'atteso Android 4.0 Ice cream Sandwich. Modelli rinnovati ma soprattutto nuovi software e nuove funzioni. Con gli italiani, da sempre popolo amante dei cellulari, che non si faranno certo trovare impreparati. Secondo ricerca una elaborata da Ipsos MediaCT 1 in occasione di Think Mobile, organizzato a Milano da Google, gli utenti di smartphone del Belpaese sono diventati 20 milioni, il 52% in più rispetto al 2010. E crescono anche del 224% le ricerche effettuate dal dispositivo mobile, mentre - il dato ha un certo rilievo in un paese sulle prime assai diffidente davanti all'ecommerce - il 23% utenti ha già fatto un acquisto via cellulare.

Sempre online. Andando nello specifico, la ricerca evidenzia che più della metà dei 20 milioni di utilizzatori (60%) difficilmente si separa dal proprio smartphone e lo utilizza ovunque: in casa (98%), fuori casa (88%), in ufficio (77%). E spesso lo consulta assieme ad altri media: lo mentre ascolta musica (47%) o guarda la tv (32%) e nel 30% dei casi persino quando naviga su Internet con un altro dispositivo. Circa la metà degli intervistati (45%) lo utilizza per recuperare velocemente informazioni sul web o impiegare utilmente le pause e i tempi morti (53%). Infine, il 77% guarda video sul proprio smartphone, il 25% addirittura ogni giorno; il 66% fa sharing di video (il 23% quotidianamente). YouTube si conferma la piattaforma più utilizzata su mobile, con il 74% degli utenti.

Gli italiani e le app. Hanno cambiato il mondo di vivere internet, spesso sostituendo il web come lo abbiamo inteso fino ad ora. Gli italiani non fanno eccezione in una tendenza planetaria. Chi nel Belpaese è dotato di smartphone - rileva lo studio - possiede in media 19 applicazioni, di cui 4 sono state acquistate. Ogni mese ne utilizzano 7 con una certa frequenza e il trend è in crescita: il 39% degli intervistati è convinto infatti che incrementerà l'utilizzo nei prossimi 12 mesi.

Vola la ricerca in mobilità. Altro dato è quello, incredibile, relativo al volume di ricerca con un +224% sul 2010. Il 53% degli intervistati effettua quotidianamente ricerche dal proprio smartphone, il 29% ogni settimana. Interessante anche il valore 'local': il 78% effettua almeno una volta al mese ricerche locali. In particolare il 43% ha visitato un sito di prodotto o servizio, il 36% ha navigato in quello di un'attivita commerciale (ristorante o negozio) e il 35% ha poi effettuato una chiamata ad un azienda o ha attivato un servizio.

Un acquisto tutto touch. Lo smartphone sta inoltre diventando un dispositivo chiave nel processo d'acquisto. Secondo i dati Ipsos MediaCT, il 23% dei possessori ha dichiarato di aver già effettuato un acquisto via mobile. Un dato non troppo distante da quello registrato negli Stati Uniti (29%), Gran Bretagna e Germania (28%) e superiore alla media francese (17%). In linea con altri paesi anche il dato sulla pubblicità: il 72% dei possessori di smartphone ricorda di aver notato un annuncio pubblicitario sul mobile (Giappone 73%, Usa 64%). In particolare gli annunci vengono visti facendo una ricerca (39%), guardando un video (24%), usando un'app (20%), oppure navigando su un sito di shopping online (21%).

La mappa della velocità di download nel mondo: l'Italia è troppo lenta mentre la Corea va veloce


La velocità media mondiale è di 580 kbps. L'Italia però si piazza maluccio e, con una media di 336, riesce a battere solo Albania, Serbia, Bosnia, Montenegro e per un pelo la Bielorussia. L'unica città Europea a entrare nella top ten è Bucarest, la capitale della Romania con 2.665 kbps. La capitale più lenta invece è Algeri, che va a 56 kbps. A guidare la classifica mondiale troviamo la Corea del Sud con 2202 kbps, seguita dai paesi dell'Est europeo.

La mappa della velocità di download nel mondo: l'Italia è troppo lenta mentre la Corea va veloce

domenica 25 settembre 2011

Gli sviluppatori di Mountain View stanno aggiungendo a YouTube la possibilità di convertire video in 3D


Gli sviluppatori di Mountain View hanno aggiunto nuove funzionalità per l'editing dei filmati nel servizio per il video streaming YouTube; grazie a queste nuove features sarà possibile effettuare conversioni di filmati da due a tre dimensioni con una semplice procedura basata su un solo click del mouse. Ad oggi è già possibile effettuare l'upload di video tridimensionali sulla piattaforma di Google, quello che invece è molto complesso è realizzare questo tipo di filmati.

sabato 24 settembre 2011



Yelp, la guida fondata a San Francisco nel 2004, basata sulle opinioni indipendenti degli utenti di esercizi e attività commerciali, si espande e arriva anche in Italia, con le prime recensioni italiane.
Con 63 milioni di visitatori al mese, Yelp è uno dei siti di ricerche locali basato su community più visti al mondo. D’ora in poi anche gli italiani potranno accedere a Yelp e creare un account personale per scrivere recensioni e condividere opinioni sulle attività commerciali della loro città e per segnalare i migliori servizi locali. Anche l’applicazione gratuita di Yelp per iPhone e Android è disponibile in italiano, così come gli strumenti dedicati a chi possiede o gestisce un’attività locale, che possono essere consultati e utilizzati gratuitamente nell’apposita sezione Yelp for Business Owners.
“Gli italiani sono riconosciuti in tutto il mondo come trend-setter nella moda e nel cibo e l’Italia si distingue per le specificità locali e per il fatto di avere una cultura che valorizza le comunità locali, elemento che molti nel mondo invidiano” commenta Miriam Warren, Vice President of European Marketing di Yelp. “Crediamo che l’arrivo di Yelp in Italia contribuirà a rafforzare l’attitudine degli italiani alle relazioni e al social networking e che con il sito Yelp.it e le applicazioni mobili in italiano potremo offrire ai trend-setter uno strumento in più per trovare e condividere le migliori attività commerciali”.
Inizialmente il focus sarà sulle comunità locali di Milano e Roma, sulla base di un approccio di mercato città per città che si è dimostrato vincente per Yelp negli altri paesi. Sono già 15 le community attive nelle principali città dell’Europa occidentale. Oltre all’ italiano, il sito è accessibile anche in inglese, francese, tedesco, olandese e spagnolo, per rispondere alle esigenze di un paese che diventa sempre più multi-culturale, e come preziosa risorsa anche per i milioni di turisti che ogni anno visitano l’Italia, una tra le cinque mete globali più gettonate. Il lancio di Yelp Italia è un ulteriore passo di un percorso di espansione in Europa, portando a otto il numero dei siti nel vecchio continente (tra cui Spagna, Olanda, Austria, Germania, Francia, Irlanda, Regno Unito).

venerdì 23 settembre 2011

Il 24 settembre è stato scelto come giorno della vendetta di Anonymous che colpirà negli USA


Un agguerrito comunicato stampa, recentemente diramato dall'ormai celebre collettivo hacker Anonymous. Il "giorno della vendetta" è stato così programmato per il prossimo 24 settembre in svariate città degli Stati Uniti. A mezzogiorno in punto. Numerosi attivisti scenderanno per le strade in maniera pacifica, nel frattempo, Anonymous ha promesso una serie di attacchi informatici contro le "istituzioni bancarie corrotte" ed il Dipartimento di Polizia di New York.

Il 24 settembre è stato scelto come giorno della vendetta di Anonymous che colpirà negli USA

giovedì 22 settembre 2011

Richard Stallman mette in dubbio che Android sia un sistema operativo libero e open source


Quello che agli occhi di molti è considerato un software libero non lo è per Richard Stallman e la Free Software Foundation. In un articolo pubblicato sul Guardian, Stallman ammette come gli smartphone Android siano decisamente più open dei prodotti di Apple e Microsoft. Tuttavia si tratta pur sempre di un'apertura spesso parziale o teorica. Dunque niente bollino di Free Software: Android ha ancora molto sui cui lavorare per meritarselo.

Richard Stallman mette in dubbio che Android sia un sistema operativo libero e open source

mercoledì 21 settembre 2011

Google + esce dalla fase beta e diventa libero per tutti gli utenti


A meno di tre mesi dal lancio in beta, Google + abbandona l'ingresso su invito e apre a tutti gli utenti del Web. Il 14 luglio 2011, dopo solo due settimane dal lancio, Larry Page aveva annunciato il superamento dei 10 milioni di utenti, diventati 25 milioni ad agosto. Cosa succederà ora? Google + soppianterà Facebook?

Google + esce dalla fase beta e diventa libero per tutti gli utenti

Le password di Lion sono (troppo) facili da cambiare


Nelle scorse ore è emerso un serio problema di sicurezza a cui Apple, scommettiamo, metterà mano quanto prima. In buona sostanza, a causa della corruzione nella struttura della sicurezza in Lion, qualunque utente comune -anche non amministratore, purché con accesso fisico al Mac- può cambiare a proprio piacimento le password utente. Esatto, può modificarle senza neppure doverle “crackare”.
Il problema, scoperto da quelli Defence in Depth, è relativamente semplice da spiegare ma molto insidioso. In pratica, in OS X Lion i Servizi Directory non richiedono più l’autenticazione durante un cambio di password per l’utente corrente:
Sembra che un re-design dello schema di autenticazione in OS X Lion abbia accidentalmente rimosso uno step cruciale. Se da una parte per gli utenti non-root risulta impossibile accedere direttamente agli shadow file, dall’altra Lion consente loro di prendere visione dell’hash della password. Ciò è possibile con una semplice estrazione di dati dai Servizi Directory.
In altre parole, ciò implica che un utente con le conoscenze giuste, qualche riga di comando da Terminale e 5 minuti liberi col Mac è in grado di modificare tutte le password di sistema e senza neppure la necessità di conoscere prima quella di amministratore.
In attesa che Apple risolva la questione, il consiglio -almeno negli ambienti meno sicuri- è didisabilitare il login automatico e magari impostare per il Portachiavi una password diversa da quella di login. Infine, potrebbe rivelarsi efficace l’abilitazione dell’impostazione “Richiedi password immediatamente dopo lo stop o l’avvio del salvaschermo” in “Preferenze di Sistema”, “Sicurezza e Privacy.” Ciò vi costringerà a immettere le vostre credenziali un po’ più spesso, ma almeno limiterà i danni fintanto che Cupertino non rilasci un aggiornamento ad hoc. Fino ad allora, l’unico Mac sicuro è un Mac perennemente tenuto d’occhio.

Le password di Lion sono (troppo) facili da cambiare


Nelle scorse ore è emerso un serio problema di sicurezza a cui Apple, scommettiamo, metterà mano quanto prima. In buona sostanza, a causa della corruzione nella struttura della sicurezza in Lion, qualunque utente comune -anche non amministratore, purché con accesso fisico al Mac- può cambiare a proprio piacimento le password utente. Esatto, può modificarle senza neppure doverle “crackare”.
Il problema, scoperto da quelli Defence in Depth, è relativamente semplice da spiegare ma molto insidioso. In pratica, in OS X Lion i Servizi Directory non richiedono più l’autenticazione durante un cambio di password per l’utente corrente:
Sembra che un re-design dello schema di autenticazione in OS X Lion abbia accidentalmente rimosso uno step cruciale. Se da una parte per gli utenti non-root risulta impossibile accedere direttamente agli shadow file, dall’altra Lion consente loro di prendere visione dell’hash della password. Ciò è possibile con una semplice estrazione di dati dai Servizi Directory.
In altre parole, ciò implica che un utente con le conoscenze giuste, qualche riga di comando da Terminale e 5 minuti liberi col Mac è in grado di modificare tutte le password di sistema e senza neppure la necessità di conoscere prima quella di amministratore.
In attesa che Apple risolva la questione, il consiglio -almeno negli ambienti meno sicuri- è didisabilitare il login automatico e magari impostare per il Portachiavi una password diversa da quella di login. Infine, potrebbe rivelarsi efficace l’abilitazione dell’impostazione “Richiedi password immediatamente dopo lo stop o l’avvio del salvaschermo” in “Preferenze di Sistema”, “Sicurezza e Privacy.” Ciò vi costringerà a immettere le vostre credenziali un po’ più spesso, ma almeno limiterà i danni fintanto che Cupertino non rilasci un aggiornamento ad hoc. Fino ad allora, l’unico Mac sicuro è un Mac perennemente tenuto d’occhio.

Defence in Depth, sistema operativo Lion di Apple ha un grave buco di sicurezza


Una grave vulnerabilità in OS X Lion potrebbe consentire agli utenti di alterare la password di qualunque account utente. Il bug è descritto su Defence in Depth, un blog specializzato in sicurezza. In pratica il sistema operativo consentirebbe a utenti non abilitati di visualizzare le password come stringhe hash.

Defence in Depth, sistema operativo Lion di Apple ha un grave buco di sicurezza

martedì 20 settembre 2011

Blackberry Bold 9900, smartphone in platino e Swarovski




Crystal Rocked torna a stupire il pubblico più esigente presentando una nuova interpretazione di lusso del Blackberry Bold 9900.
Si tratta di uno dei dispositivi più desiderati degli ultimi tempi, su cui il prestigioso atelier londinese ha voluto incidere la propria firma, aggiungendo una lavorazione alquanto preziosa al tutto.
L’intero corpo del cellulare, è adornato da una sfavillante cornice in platino 950, resa brillante da oltre 500 cristalli Swarovski, incastonati singolarmente a mano dai talentuosi artigiani della casa.
Crystal Rocked, anche se non ha ancora rivelato il numero preciso dei dispositivi che realizzerà, ha classificato questa creazione come un’edizione limitata.
Il prezzo per l’acquisto è di 1.200 sterline; per altre informazioni basta visitare il sito crystalrocked.com

Video "strani" su Facebook: il virus che fa impazzire gli utenti


Non cliccate su quel video: nelle ultime ore, sulle bacheche del social network più famoso del mondo, appaiono messaggi spesso affannati da parte di utenti che invitano i propri contatti a non cliccare su un video apparentemente diffuso dall'utente stesso. Si tratta di video dal contenuto stuzzicante, spesso a sfondo sexy, per i quali un click è quasi d'obbligo. Si tratta però di un virus, o meglio, di una nuova tecnica di likejacking che potrebbe anche compromettere la sicurezza dell'account.

Video

lunedì 19 settembre 2011

Nuova bufera per la bellissima attrice statunitense Scarlett Johansson, nota anche tra i più giovani grazie al ruolo da eroina nell’action movie fumettisticoIron Man 2. Performance cinematografiche a parte, la Johansson riesce a far parlare di sé anche per i dietro le quinte che se fino a poco tempo fa l’hanno vista al centro di una pericolosa storia d’amore con Sean Penn, oggi invece la mostrano nuda all’intero popolo di internet.


Le foto private di Scarlett Johansson
Che Scarlett Johansson fosse bella non v’erano dubbi ma poco sembra essere rimasto della dolce e timida protagonista de La Ragazza con l’orecchino di PerlaScarlett Johansson posa oggi per foto ammiccanti fai da te che la ritraggono nuda oppure in topless nella sua camera da letto. Le foto osè private di Scarlett sono due e mentre in una le si vede chiaramente il fondoschiena, nella seconda invece la bella attrice mette in mostra i suoi seni.
La rete è in subbuglio, i gossip fermentano ma adesso non ci resta che capire se la sensuale ragazza presente negli scatti hot sia effettivamente l’attrice 


Tempo di successi per casa Microsoft che dopo aver lanciato la versione per sviluppatori del prossimi sistema operativo Windows 8, festeggia gli oltre 500mila download nelle prime 24 ore, segno dell’interesse che il nuovo prodotto di Redmond suscita nel mondo dei developer. Tra le grandi novità nel nuovo sistema Microsoft non soltanto le solite migliorie rispetto agli OS precedenti o ancora le risoluzioni dei vecchi bug. Da annoverare tra i grandi passi di Windows 8 ci sarà sicuramente quello di essere un sistema operativo valido sia per PC che per dispositivi mobili come palmari, smartphone e tablet. Tra le grandi sfide della casa di Redmond quindi, non soltanto quella di battere i soliti rivali Linux e OS X Lion ma soprattutto Android e iOS.


Scaricare sistema operativo Windos 8
La versione dimostrativa di Windows 8 non presenta ovviamente tutte le funzionalità disponibili in futuro al grande pubblico ma presenta una larga anteprima utile agli sviluppatori che così avranno la possibilità di scoprire il nuovo sistema Microsoft e al tempo stesso di testarlo. Microsoft Windows 8 è attualmente disponibile per il download in formato ISO e per essere installato sul proprio sistema è innanzitutto necessario montare l’immagine ISO attraverso i software dedicati e quindi procedere con l’installazione automatica del prodotto.
La configurazione di sistema deve ovviamente garantire alcuni requisiti minimi affinché il sistema operativo Windows 8 possa funzionare senza problemi. Basterà dunque un processore da 1 GHz corredato da 1 GB di memoria RAM e librerie DirectX 9. Un po’ più esigente dal punto di vista dello spazio necessario, questa versione prova di Windows 8 richiede ben 16 GB liberi sull’hard disk.
L’installazione di Microsoft Windows 8 è consigliata soltanto a quanti hanno una buona dimestichezza con il proprio PC in quanto non è prevista alcuna funzione automatica di disinstallazione dello stesso.


Yahoo! costretta a risarcire Mediaset per violazione di copyrightPesante condanna ai danni di Yahoo! Inc. quella che vede oggi Mediaset vincitrice della causa contro il celebre portale e motore di ricerca tra i più visitati al mondo al centro di episodi di violazione di copyright avvenuta ai danni dell’azienda di Cologno Monzese tramite il canale Yahoo! Video. Proprio sulla sezione Yahoo! dedicata ai filmati infatti sarebbero stati pubblicati alcuni contenuti di proprietà di Mediaset che, sebbene non siano stati caricati direttamente da personale dipendente del visitato portale bensì da terze persone estranee ad entrambe le parti in causa, dovranno essere rimossi e così tutti i contenuti ad essi associati.